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Guida Critica Golosa 2011 - Paolo Massobrio


Per alcuni questo è il miglior ristorante della città. E la gara è aperta. In ogni caso a Cuneo la ricerca di antichi profumi e sapori della cucina piemontese è di casa al Torrismondi, dove il titolare e chef Pier Paolo Rosa vi accoglierà con cortesia, genuinità, discrezione ed estrema attenzione. Siete in uno storico locale, di fronte all'ospedale della città: sale calde e atmosfera familiare. Vi verranno offerti salamini e formaggi sott'olio (nelle mitiche burnie) cipolline in agrodolce, preantipasto genuino e di antica memoria. Il prosciutto d'oca con insalatina di fagioli bianchi, la delizia di melanzane e pesce persico, il cotechino in crosta con fonduta di Raschera e un tris di antipasti del cuoco ci farebbero già sentire pronti a un buon caffè, ma non si può rinunciare al radioso risotto mantecato al fondo bruno (creato secondo l'antica ricetta e non con i preparati!), ai tondini di pasta fresca ripieni di carciofi o ancora ai maltagliati con ragù di coniglio; in stagione fredda la ola al forno. Tra i secondi oltre la classica e radiosa finanziera (frattaglie, verdure, funghi e tanta pazienza per cucinarla) ottima la coscia d'anatra confit glassata al Marsala, la ancor più classica trippa in bianco con porri e patate o le costolette d'agnello grigliate. Al dessert: piatto misto di 5 formaggi secondo stagione seguito da crème brulée allo zenzero o torta di fondente con salsa all'albicocca; su richiesta il cuoco verrà in sala e preparerà davanti a voi lo zabaione, da non perdere. La proposta di vini è assolutamente in linea con lo stile del ristorante: ottime etichette, senza essere il solito "dizionario dei vini". È consigliabile prenotare con un po' di anticipo, soprattutto per il sabato sera.

[Guida Critica Golosa Piemonte 2011, di Paolo Massobrio, Comunica Edizioni]